05/04/2015 16:02


La sconfitta di una religione

Non ci sono diversi Dei, c'è un solo Dio, ma ci sono modi diversi per onorarlo, così come per disonorarlo. Una religione imposta con le armi è una religione che ha perso il proprio rapporto con Dio, e quindi è una religione sconfitta. Questo è vero oggi per l'Islam come lo fu per il Cristianesimo in tempi passati. Una religione che si fa legge è una religione che ammette il proprio fallimento. Così come il Cristianesimo si salvò dall'estinzione grazie al chiarimento del rapporto fra fede e società, se l'Islam non vuole uscire perdente dalla Storia esso deve saper recuperare una dimensione esclusivamente spirituale, abbandonando l'arroganza di parlare in nome di Dio attraverso leggi fatte da uomini; uomini che operano per allontanare Dio dall'Uomo, impossessandosi del diritto esclusivo di mediazione fra i due e avocando a sé il potere di uccidere altri uomini in nome di Dio; di uccidere Dio in nome di Dio.

18/12/2014 20:13


Il peggiore dei crimini

Hanno ucciso Dio, in nome di Dio. Ma davvero pensano che Dio li possa premiare per ciò che hanno fatto? E lo hanno fatto sapendo che di lì a poco sarebbero morti essi stessi, senza più il tempo per pentirsi di ciò che stavano per fare. Chi uccide Dio in questo Mondo non potrà trovarlo nell'altro Mondo: là troverà solo il buio senza fine, la notte dell'anima.

20/09/2013 15:11


Un grande leader

Se mi venisse chiesto quale fra le figure di spicco del momento è quella che esprime il più alto grado di leadership e di carisma, non avrei esitazione a rispondere che quella figura è Papa Francesco. In lui io vedo quella riconciliazione fra fede e ragione di cui il mondo di oggi ha un estremo bisogno, un fatto che a mio avviso fa di questo Papa un punto di riferimento per tutti, credenti e non, cristiani e non. Prima il Vangelo, e poi la dottrina, dice Francesco, rivolgendosi a un mondo in cui si applica molto spesso il principio contrario.

23/01/2013 23:44


Ciò che Dio vuole

Tutto ciò che Dio vuole dall'uomo è questo, null'altro che questo. Perché tanti uomini ancora si ostinano a non capirlo e continuano a lavorare per dividere anziché per unire ?


Aggiornamento del 29/7/2013: ciò che Dio vuole è anche questo, e oggi è stato un Papa straordinario a ricordarcelo.

11/10/2012 10:48


Abusi sui minori

Ci sono vari modi di perpetrare abusi sui bambini. Ma se quelli di cui si legge più spesso sono odiosi, ve ne sono altri non meno frequenti ed altrettanto esecrabili. La coscienza (oltre che l'evidenza) deve venire prima delle leggi e delle ordinanze, e questo vale anche per i giudici e per i poliziotti. Sempre che una persona la coscienza ce l'abbia. Una (ri)lettura del Vangelo e del pensiero di Gesù Cristo circa il rapporto fra legge e coscienza può essere di grande aiuto.

03/08/2011 12:32


Vietare il burqa

Anche in Italia, come già accaduto in alcuni altri paesi Europei, si sta pensando di vietare l'uso del burqa, adducendo a motivazione soprattutto motivi di sicurezza. In realtà il burqa è portatore di una concezione della donna (e quindi dell'essere umano) incompatibile con i principi fondanti del nostro vivere civile. Questo abbigliamento è frutto di una idea medievale della figura femminile, un'idea dalla quale abbiamo iniziato faticosamente a liberarci con la Rivoluzione Francese e non possiamo permettere che sforzi durati secoli vengano vanificati. Sono quindi le motivazioni che stanno alla base del burqa che vanno rigettate, un approccio molto più efficace al problema piuttosto che non il semplice (quanto complicato da realizzare) divieto a che esso venga indossato.

Chi viene in Europa dovrebbe innanzitutto essere chiamato a ... (continua)

28/05/2011 15:45


Telelavoro

Da quasi quindici anni, ovvero da quando ho iniziato ad occuparmi di Internet, sostengo che il telelavoro, ed ancor meglio la dematerializzazione dell'azienda, sia la via maestra verso un vero rilancio dell'economia ed una rivoluzione in senso positivo dell'organizzazione sociale. Mi fa quindi piacere che finalmente qualcuno scriva cose davvero sensate al riguardo. L'elemento chiave, il fattore abilitante, naturalmente è la tecnologia, che c'era già più di dieci anni fa ma che oggi con il proliferare della comunicazione mobile finalmente sta facendo sì che tutti se ne accorgano. Il problema in Italia, oggi come quindici anni fa, sono le forti resistenze che taluni opporrebbero di fronte ad una transizione di questa portata (che comunque è inevitabile, e non solo limitatamente al mondo dell'ufficio, come già scrissi a suo tempo). Una transizione che peraltro non può non essere accompagnata da un sostanzioso allentamento di certe rigidità che oggi caratterizzano il rapporto di lavoro, specie nel Belpaese, e che costituirebbe un forte motivo di resistenza. Parlando in termini "informatici", dietro ai firewall ci devono stare i dati, non le persone, anche perché altimenti ... (continua)

30/11/2009 09:50


Una scelta sbagliata

La Svizzera dice no ai minareti: la Svizzera è uno stato sovrano e come tale può scegliere le proprie regole. Non penso tuttavia che lo spirito del referendum, così come il suo risultato, siano stati motivati dalla preoccupazione per questioni paesaggistiche, sicuramente già normate da piani regolatori e vincoli vari che giustamente dovrebbero impedire al territorio di trasformarsi in una specie di "puntaspilli", quanto piuttosto dalla volontà di erigere barriere contro quella che viene percepita come una islamizzazione dei propri luoghi. Ma se questo è il motivo, allora quella in oggetto è una scelta sbagliata e populista che porterà la Svizzera verso un ... (continua)

27/10/2009 09:13


Vuoti precetti

Oggi vorrei esprimere la mia solidarietà per don Alessandro Santoro, un sacerdote che ha saputo rendere onore alla propria fede celebrando questo matrimonio. La luce che emana dalla figura di don Santoro e dal suo cuore di figlio di Dio rende ancor più tetro il buio che circonda coloro il cui cuore è invece indurito da uno spesso strato di vuoti precetti. L'uomo non osi separare ciò che Dio ha congiunto.

La motivazione con la quale la Curia ha invece separato ciò che Dio ha congiunto si commenta da sé:

"L’atto di don Santoro assume particolare gravità in quanto genera inganno nei riguardi delle due persone coinvolte, che hanno potuto ritenere di aver celebrato un sacramento laddove ciò era impossibile".

Nulla è impossibile a Dio, ma non mi meraviglio che la Chiesa Cattolica se ne dimentichi così spesso.


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