06/05/2008 13:00


Un po' di trasparenza

La recente pubblicazione on-line dei redditi del 2005 di tutti gli Italiani, effettuata dall'Agenzia delle Entrate, sta sollevando una montagna di polemiche, come ci si poteva aspettare. Tutti stanno dicendo la loro in proposito, ed anch'io dirò la mia. C'è chi la cosa condanna, e sono in tanti, e chi invece saluta come un fatto positivo, e a occhio direi che questi ultimi sono un po' di meno. Immagino che i molti detrattori, prima di scandalizzarsi pubblicamente, avranno dato una più o meno morbosa sbirciatina al reddito di questo o quel VIP, di qualche calciatore, del proprio capo ufficio o del vicino di casa. I sostenitori avranno fatto lo stesso, ma almeno non possono essere accusati di ipocrisia.

E se è pur vero che la trasparenza a volte può creare qualche problema, è altrettanto vero che la sua mancanza va generalmente a vantaggio dei potenti, cioè di coloro che più facilmente possono bloccare e manipolare le informazioni, a vantaggio proprio o di loro amici e amici degli amici. Non per nulla la prima preoccupazione dei regimi dittatoriali è proprio quella di impedire la libera circolazione delle informazioni, sostituendo la verità con le versioni che di volta in volta fanno più comodo a qualcuno.

E` un fatto curioso come perfino personaggi che invocano la trasparenza assoluta e che acclamano la Rete come veicolo della medesima cambino rapidamente opinione quando la trasparenza li riguarda in prima persona. Pur concordando con Beppe Grillo su varie questioni, non posso che constatare come la sua idea della Rete sia ancora immatura, e mi permetto di suggerirgli la lettura (o rilettura) di un classico in materia.

Sul versante più istituzionale, il Garante del Contribuente, figura di cui non sospettavo l'esistenza, sostiene che solo l'Erario "può inserirsi nella conoscenza della ricchezza di un cittadino, solo lui deve vedere se un contribuente è stato corretto o no". Io invece dico che in questo Paese abbiamo troppi Garanti, perlopiù inefficaci, e se operazioni di vera trasparenza come quella in questione si verificassero più spesso i cittadini onesti potrebbero finalmente, e molto più efficacemente, garantirsi da sé.

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