APRILE 2025
La goccia che fa traboccare...il Po
1-12: Anticiclone di blocco e stabilità
Aprile eredita condizioni di diffusa stabilità, grazie alla formazione di un tipico blocco anticiclonico a omega, con infiltrazioni fresche lungo il suo bordo orientale e conseguenti condizioni termiche fedeli alla norma. Il cielo resta sereno per tutto il periodo, senza alcuna influenza da parte delle perturbazioni.
13-18: Persistente onda ciclonica ed esondazione del Po
Di solito le situazioni bloccate sono dure a morire, e talvolta il meteo cambia non per una rinnovata dinamicità atmosferica, bensì per la lenta traslazione delle onde planetarie. E così è andata in questa seconda decade di aprile, quando sull'Europa occidentale si sono stabilite anomalie bariche negative, e l'Italia è stata investita da correnti miti e umide da SSE. I venti in quota da Ostro-Scirocco sono i più redditizi in termini idrici per il nord-ovest italiano, difatti la nostra stazione ha rilevato piogge per 6 giorni consecutivi, con culmine nella giornata di giovedì 17, allorquando una linea convettiva stazionaria si è sviluppata ad ovest del Tidone, insistendo per tutta la notte con forti precipitazioni, e causando l'esondazione più importante del Rio Carona almeno dal 2009. Ai piedi di via Borgonovo l'acqua ha raggiunto un'altezza di 60 cm al di sopra dell'alveo ordinario, raggiungendo i 50 metri di larghezza. I disagi maggiori sono stati registrati lungo via Allende, nella parte bassa di Castello, dove il torrente scorre in una sezione molto stretta all'altezza delle case, e dove lo straripamento ha lasciato un segno a 150 cm di altezza sui muri, invadendo i piani bassi delle abitazioni. Nel pomeriggio si è manifestato anche il primo temporale di stagione, ma di breve durata e senza ulteriori disagi. Il giorno seguente è stato il turno del grande fiume, il quale, ingrossato dagli abbondanti apporti di Bormida, Sesia e Ticino, ha visto il transito di una lenta ma importante onda di piena, di poco inferiore a quelle del 1994 e 2000. Anche l'alto Piemonte ha osservato problemi a causa di piogge torrenziali che hanno scaricato anche 300 litri su metro quadro in 48 ore, principalmente per colpa dell'effetto stau. La soglia rossa di monitoraggio idrometrico è stata superata lungo tutta la tratta padana centro-occidentale del Po, nonchè da molti suoi affluenti minori: alla Becca il culmine si è registrato nel pomeriggio di venerdì 18 aprile, con la confluenza tra Po e Ticino che è arretrata di oltre 40 metri e con importanti fenomeni di erosione di sponda; alle 22.00 l'idrometro di Spessa ha registrato l'altezza massima di 7.05 metri, oltre mezzo metro al di sopra della soglia rossa, mentre 8 ore dopo l'onda di piena ha finalmente raggiunto Piacenza. A Pavia, l'abitato di Borgo Ticino è stato sommerso, mentre da noi è stato raggiunto il primo gradino dell'argine, a circa 3 metri da colmo.
19-30: Lenta escalation termica
Dopo 85 millimetri di pioggia in una settimana, il tempo riprende i binari della stabilità. Dapprima con un anticiclone azzorriano spanciato lungo i paralleli e minato da infiltrazioni da est, poi con i primi caldi verso fine mese a causa della formazione di una depressione sul Portogallo e del conseguente innalzamento dell'anticiclone africano sul Belpaese. La situazione complessivamente stabile è stata percossa da frequenti giornate ventose, con raffiche fino a 58 km/h.
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