AGOSTO 2023

Lunga e intensa ondata di caldo

Lunga e intensa ondata di caldo

1-10: Rapida rinfrescata con effetti marginali al nord-ovest

All'avvio di agosto, l'Italia si presenta provata dalla lunga canicola patita in luglio, ma anche con la speranza di un agosto più dinamico e sopportabile. E, quantomeno inizialmente, le cose sembrano volgere per il meglio: durante il primo weekend del mese, una saccatura atlantica si getta sul Mediterraneo occidentale, facendo affluire freschi venti di Bora e Maestrale che, dispondendosi secondo rotazione ciclonica, danno vita ad un minimo di pressione relativo centrato sui nostri mari e spazzano via l'aria calda da tutta la Penisola. Le precipitazioni interessano prevalentemente le regioni di nord-est, ed il calo più marcato si manifesta al sud, dove le forti anomalie positive vengono invertite di segno. Al nord-ovest già dal 6 agosto subentra un secco ma mite Favonio alpino, responsabile di giornate molto gradevoli (dew point tra 0°C e 10°C) ma non particolarmente fresche. Solamente il 7 agosto l'aria fredda ha modo di sedimentare nelle conche e nelle valli più riparate, con le minime che si spingono fino a +9°C/+12°C, mentre nelle zone esposte alla ventilazione, come la nostra, si rischia la notte tropicale (+18°C all'alba), e solo al tramonto, grazie ad una temporanea attenuazione del vento per via dell'allontanamento del secondo impulso, è possibile un calo termico più generalizzato. Le notti seguenti, sfortunatamente, si presentano sovente velate, e ciò inibisce il raffreddamento che una massa d'aria così asciutta avrebbe facilmente permesso. Verso fine periodo si ripresenta il pattern tipico delle ultime caldissime estati, quello caratterizzato da una bassa pressione semi-permanente in oceano, responsabile di un richiamo mite sull'Italia. Il rialzo termico è immediato, e, come se non bastasse, un rientro di correnti umide da est in Val Padana causa il definitivo rialzo delle minime e il ritorno di condizioni afose.

Stratocumuli verso ovest

Al tramonto

11-25: Ondata di caldo con valori eccezionali nella terza decade

Lo schema barico che ha permesso un temporaneo "reversal pattern", con l'anticiclone delle Azzorre bello gonfio in Atlantico e aria fresca sull'Europa, si rivela di durata effimera, e sul finire della prima decade si concretizza l'ennesimo affondo depressionario al largo delle coste europee. Da lì, seguendo il ramo ascendente della corrente a getto, si diparte un flusso caldo-umido che investe la nostra penisola, provocando un netto rialzo delle temperature. Verso la fine della seconda decade, lo schema si esaspera, e questo dà vita alla risalita di un caldo promontorio anticiclonico che abbraccia tutta l'Europa occidentale. Dal 19 al 26 agosto vengono così infranti tutti i record termici del periodo, con isoterme fino a +23°C a 850 hPa, e lo zero termico raggiunge nella giornata di lunedì 21 agosto lo straordinario valore di 5328 mt secondo il radiosondaggio di Novara. Gli effetti si propagano a cascata anche alle quote inferiori nel giro di pochi giorni, con il superamento della soglia di +40°C su tutta la Francia meridionale e su limitati tratti di pianura anche in Italia, specialmente al nord, valori mai rilevati in questo periodo dell'anno. Qui, il 23 si raggiungono i +38,9°C, grazie a brezze debolissime e anche a terreni particolarmente propensi al riscaldamento diurno per via della forte siccità locale (il suolo ha forzato l'aria a scaldarsi, e ciò è provato dall'umidità relativa piuttosto contenuta di giorno). Il 25, la temperatura media tocca i +30,65°C, un altro evento eccezionale. Da sottolineare che questi valori non si erano registrati nemmeno nella scorsa estate, sebbene la durata del caldo sia stata maggiore. Solo nell'ultimo weekend di agosto si osservano le prime avvisaglie del radicale cambio di circolazione, grazie allo sprofondamento di una robusta saccatura che porrà definitivamente fine all'intensa calura anomala.

La campagna riarsa dal caldo eccezionale

Tramonto caldo

26-31: Severo maltempo e tracollo termico

Nell'ultimo weekend del mese arriva la svolta, e il 26 agosto al risveglio si respira un'aria diversa, con le prime strisciate temporalesche sul Piemonte e sulla Lombardia, foriere di ingenti danni localizzati e di raffiche di vento a 3 cifre nelle zone più colpite. Tale transito attiva anche da noi improvvise violente raffiche da NW che, oltre a favorire un immediato calo termico, imperversando sull'arido suolo piacentino sollevano foschi ammassi polverosi. Sulla Val Tidone, il peggioramento inizia a dare i suoi frutti nella giornata di domenica, quando una linea convettiva che era stata inidividuata con precisione chirurgica da alcuni modelli ci tiene in ostaggio per tre quarti d'ora con pioggia intensa, riversando da sola 42,7 mm. Altri 3 mm cadono in serata, ma il cuore della perturbazione sopraggiunge nella notte successiva, risalendo tuttavia con un asse più occidentale del previsto e riversando quindi ingenti accumuli sul Piemonte; il piacentino viene interessato marginalmente (6,9 mm), ma recuperiamo grazie alla risalita di un'isolata linea convettiva che coinvolge anche questa volta quasi esclusivamente i comuni ad ovest del Trebbia, regalandoci altri 17 mm. Gli accumuli vengono ulteriormente ritoccati per merito della ritornante, tuttavia senza grosse variazioni, e chiudiamo così una delle più importanti fasi perturbate degli ultimi anni con il ragguardevole bottino di 74,2 mm. Notevole senz'altro anche il tracollo termico: venerdì 25 la massima aveva raggiunto i +38,6°C, mentre lunedì 28 ci siamo fermati a +22,3°C. Anche le minime, seppur in maniera minore, hanno subito un ridimensionamento, riportandosi in linea con quanto atteso per la terza decade di agosto. Negli ultimi giorni del mese la situazione atmosferica va ristabilizzandosi, ed il sole torna a spadroneggiare su tutta l'Italia, ma in un contesto gradevole talora intervallato da qualche rovescio localizzato e soprattutto senza gli eccessi delle settimane precedenti.

"Mammatus"

Cielo verso nord-ovest il 26/08

Nuvolosità post-perturbazione

Rocca d'Olgisio

L'acquazzone del 31/08

Cielo di fine estate

Variazione di temperatura a seguito del Maestrale


Bilancio

Agosto, almeno nelle previsioni a lungo termine, sembrava poter essere un mese dinamico, caratterizzato da temporanee scaldate legate a promontori mobili velocemente rimpiazzati da onde cicloniche foriere di maltempo. Invece, dopo la ferita apertasi nella prima settimana che ci aveva illuso che l'estate avesse subito un duro colpo, un nuovo rallentamento della corrente a getto ha gettato le basi per nuovi affondi depressionari troppo a ovest, con conseguente risalita di un coriaceo e persistente anticiclone che si è insediato per molti giorni sul Belpaese, ritoccando anche qualche record assoluto di temperatura in alcune località, fenomeno davvero insolito in questa parte dell'anno che si approccia ormai all'autunno. I +38,9°C registrati il 23 agosto rappresentano senz'altro una novità per la terza decade, così come registrare quattro giorni di fila con temperature massime superiori a +38°C. Ancor più imprevedibile era un vigoroso affondo autunnale con ciclogenesi sull'alto Tirreno e con pressione sotto i 1000 hPa, sia perchè si tratta di una configurazione tipicamente autunnale, sia perchè venivamo da una forte ondata di caldo. Le tante preoccupazioni legate alla possibilità di eventi estremi si sono risolte un po' in tutto il nord Italia con una benefica piovuta ed una rigenerante rinfrescata. Anche il Mar Mediterraneo ne ha tratto beneficio, visto il calo della temperatura superficiale delle acque che è stato osservato. La temperatura media mensile ammonta quindi a +25,90°C, ovvero +2,70°C rispetto alla norma; le precipitazioni, cumulate in prevalenza in due peggioramenti rispettivamente da 6,1 e 74,2 mm, ammontano a un totale di 81,6 mm, ovverosia sopra a quanto atteso per il mese di agosto, il che è positivo vista la scarsità d'acqua degli scorsi mesi. Concludiamo con gli estremi assoluti di temperatura: il più elevato è stato registrato il 23 agosto (+38,9°C), mentre la temperatura minima si è toccata l'8 agosto (+14,3°C). Numerosissime le notti tropicali, se ne contano 14.

Temperature medie (°C) Prp (mm)
+18,90 +32,84 +25,90 81,6

Commento sull'estate meteorologica 2023 (1 giugno 2023 - 31 agosto 2023)

Come accuratamente previsto dai meteorologi di Accuweather ad inizio stagione, l'estate sul Mediterraneo sarebbe stata caratterizzata da frequenti onde altopressorie mobili e non particolarmente durature, ma intense e capaci di infrangere qualche record, intermezzate da qualche veloce cavo d'onda capace di provocare locali eventi estremi. Il caldo intenso avrebbe comunque risparmiato l'Italia nella prima parte dell'estate, e infatti solo sul finire di giugno abbiamo incominciato ad assaporare temperature particolarmente elevate. Anche la previsione delle piogge è stata complessivamente corretta, con un leggero deficit possibile su alcune aree del nord, e così è stato. Abbozzando un confronto con la scorsa estate, notiamo anzitutto minime particolarmente elevate quest'anno, e soprattutto picchi massimi superiori nel 2023. Anche nel 2022 si erano superati i +38°C per 4 giorni, ma non erano consecutivi e comunque ci si è mantenuti entro i +38,5°C, cosa che quest'anno non è avvenuta, con 4 giorni consecutivi di massime sopra i +38,5°C (con apice +38,9°C), tutti registrati nell'ultima decade di agosto. Sempre in 4 giorni (2 in luglio, 2 in agosto) si sono superati i +30°C di temperatura media, contro appena 1 dello scorso anno. Complessivamente, l'estate si è chiusa a +2,33°C dalla media storica, grazie a temperature che per questo trimestre si sono mantenute in media a +25,24°C, con massime sui +31,82°C e minime a +18,52°C. Le precipitazioni, distribuite su 11 giorni (con accumulo quantomeno di 1 mm), ammontano a 128,2 mm. La grandine è caduta in una sola occasione, durante il temporale del 25 luglio. La media delle minime, come detto poc'anzi, è risultata particolarmente elevata, tanto che si contano 31 notti tropicali. Gli estremi termici minimo e massimo sono stati toccati, rispettivamente, il 18 giugno e l'8 agosto (+14,3°C) e il 23 agosto (+38,9°C). Il pattern peggiore è stato comunque quello di luglio, dove un grosso anticiclone ha portato sulle nostre regioni meridionali addirittura l'isoterma di +28°C a 1400 mt, mentre il nord è stato lambito dalla circolazione instabile che imperversava sull'Europa del nord, e questa dinamica bloccata per molti giorni ha innescato forti contrasti che hanno alimentato temporali distruttivi su gran parte della pianura padana, specie sopra l'asta del Po.

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