05/12/2023 19:29

Dicembre 2023

Avvio freddo e moderatamente perturbato

1-?: Un po' di pioggia e prima neve in pianura

L'inizio di novembre è segnato da un forte alito caldo libecciale che porta la quota neve oltre le vette appenniniche. Soltanto nella giornata di sabato 2, grazie al rientro di aria più fredda, la dama bianca si porta precipitosamente fino a 800 mt di altitudine, ma è il canto del cigno della perturbazione, e poco dopo si fanno largo ampie schiarite sostenute da forti venti di Foehn. Il dì seguente seguita ad affluire aria fredda, e all'inizio della nuova settimana una veloce perturbazione si infrange contro l'arco alpino, dando vita a deboli fenomeni che però, grazie alle condizioni termiche favorevoli lungo tutta la verticale, risultano nevosi fino in pianura (1 cm), con accumuli crescenti procedendo verso est.

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23/11/2023 11:28

Novembre 2023

Favonio frequente e tanta dinamicità

1-10: Temperature tipiche di inizio mese e precipitazioni frequenti

Durante la prima cinquina piove quasi continuativamente, in maniera perlopiù debole, eccezion fatta per il 3, quando nella notte si verifica un breve rovescio a sfondo temporalesco. Tra il 2 e il 3 novembre arriva anche la prima imbiancata delle vette appenniniche più alte, generalmente al di sopra dei 1500 mt, prontamente rimossa nei giorni successivi. La sera di domenica 5 il cielo si tinge debolmente di rosso verso nord, grazie ad un particolarmente intenso fenomeno di SAR (un fenomeno cui genesi ed effetti sono pressochè analoghi a quelli di un'aurora boreale). Nei giorni successivi si presentano maggiori rasserenamenti, grazie ai quali le minime perdono qualche grado e si forma un po' di nebbia all'alba del 7 e del 9, e proprio in quest'ultima giornata ritorna la pioggia nel pomeriggio per altri 8,9 mm. La prima decade chiude quindi piovosa, con 51,3 mm.

I monti Alfeo e Lesima

Luna sulla frana di Rondanera

Tramonto in Val Trebbia

11-20: Tempo bello con le prime brinate, ma massime miti grazie al Favonio

L'ultima perturbazione chiude definitivamente la breve ma intensa stagione autunnale delle piogge 2023, facendo affluire al suo seguito aria un po' più fredda, che però in Pianura Padana dà luogo a venti di caduta da ovest il giorno 11, con aria mite e secca, ma la successiva calma di vento e la conseguente sedimentazione portano a giornate più fresche e alla prima debole brinata nelle campagne la mattina del 13 (+2,4°C). A seguire, il Getto Subpolare si dispone da NW, pilotando numerosi fronti in successione allo stato di semi-onda, sinottica responsabile di ripetuti eventi favonici (dei quali alcuni di Foehn alpino), come il 15 ed il 17, quando le massime raggiungono rispettivamente i +20,5°C e i +18,6°C. A seguire si ripropone una parentesi anticiclonica, la quale favorisce il ritorno delle nebbie lungo il Po e delle brinate sempre più diffuse (+0,8°C il 19). Così, con molta gradualità, continua la lunga discesa dei valori termici, che quantomeno di notte cominciano ad assumere connotati invernali, mentre di giorno si mantengono miti e primaverili. Gli alberi, seppure con un mese di ritardo, iniziano finalmente a tingersi di rosso, come testimoniato dalle foto sottostanti. Sul finire della seconda decade (11-20 novembre) il cielo si chiude di nuovo, quasi a voler preludere una più concreta svolta verso l'inverno, che arriverà nel corso dell'ultima decina dell'autunno.

Vidiano, la Pianura, le Alpi

Vista verso NNW...

...in una tersa giornata di Foehn

21-30: Circolazione invernale, a tratti molto fredda su parte d'Europa

La prima decade osserva la formazione di un vasto e intenso anticiclone delle Azzorre, dovuto all'amplificazione delle onde di Rossby in uscita dal Canada, a loro volta prodotte da un El Niño strong e da una MJO in transito dall'Africa all'oceano indiano, come ben spiegato in questo articolo a cura del meteorologo Francesco Nucera. Questo ha permesso l'inserimento di aria più fredda da est, con le prime diffuse gelate in Pianura Padana. L'amplificazione di queste onde ha prodotto un allungamento del suddetto anticiclone verso nord, ed una conseguente ricaduta del getto sull'Europa, dove si è dislocato in maniera semistazionaria un lobo del VP, responsabile di una forte ondata di gelo sulla Scandinavia e sui Balcani, con interessamento parziale anche delle regioni Adriatiche, dove la neve si è presentata a quote collinari il 25 del mese, mentre il nord è stato spazzato da un violento Favonio alpino, con raffiche che in loco hanno toccato i 53 km/h. Nonostante il vento caldo e secco, valori di dewpoint prossimi a -10°C (temperatura di condensazione della massa d'aria) riprovano la natura molto fredda di questa. Ed infatti nelle notti seguenti si raggiungono valori fino a -5°C nelle valli riparate o nelle buche. Il 28 si concretizza l'ennesimo evento favonico di questo mese, e dopo una massima di +13,9°C all'alba del 29 si toccano i -3,2°C. Compatibilmente con uno scenario da NAO negativa, la regressione artica sfocia a poco a poco in Atlantico, isolando la cella anticiclonica sulla Groenlandia e facendo ripartire il flusso di perturbazioni atlantiche da latitudini molto meridionali, agganciando un'area depressionaria con associato richiamo mite prefrontale. L'epilogo del mese risulta così nevoso fino a quote di bassa collina su tutto il nord-ovest, con fiocchi a tratti anche in pianura, prima che i forti venti libecciali in quota inseriscano a 2000 mt una lama di aria calda a sancire la fine delle possibilità nevose.

Brina all'alba di venerdì 24

Il calanco della Val Chiarone

I colori dell'autunno


Bilancio

La prima parte di novembre 2023 ha ereditato la circolazione depressionaria atlantica impostatasi nella seconda metà del mese precedente grazie ad un riassorbimento della negatività della NAO (valori troppo negativi di questo indice in autunno sono sintomo di pressioni troppo basse sull'Atlantico meridionale, talora con conseguenti rimonte subtropicali sull'Europa, come avvenuto nell'ottobre 2022 e nella prima parte di ottobre 2023). In questa fase perturbata ha fatto un fugace esordio anche la neve sulle vette appenniniche, dopodichè la stagione delle piogge si è chiusa entro la prima decade (51,3 mm). La seconda decade ha visto invece la rapida successione di cavetti d'onda, con frequenti giornate ventose per il Foehn e temperature massime elevate, mentre le minime hanno beneficiato della più agevole dissipazione di calore notturna dovuta ai cieli limpidi. Durante la terza decade, infine, due ondate di freddo pilotate da altrettante pronunciate ondulazioni della Jet-stream hanno introdotto aria fredda dapprima sul comparto scandinavo, dove si sono raggiunti i -35°C (per il periodo si sono registrati record di freddo diffusi in quell'area) ed infine sul Mediterraneo centrale. La massa d'aria fredda si è infine riversata in Atlantico, dove ha interagito con le masse d'aria oceaniche addossate al muro anticiclonico, tagliando la base di quest'ultimo e riattivando il trasporto di masse più miti da WSW, responsabili di un epilogo nevoso fino a quote basse, quantomeno fino a che il cuscinetto di aria fredda ha retto alle quote superiori. Il mese, dunque, chiude con +8,29°C (+1,19°C dalla media storica), ma occorre specificare che l'anomalia è stata esclusivamente a carico delle temperature massime, molto miti a causa dei numerosi episodi favonici (o di Foehn alpino in senso stretto). Le precipitazioni sono state relativamente poco abbondanti, ed ammontano a 64,8 mm distribuiti su 7 giorni di pioggia. La nebbia si è presentata solo in 4 occasioni, mentre si conta addirittura un temporale tardivo, e un totale di 5 gelate. A riprova della marcata escursione termica giornaliera che ha caratterizzato questo mese, l'estremo massimo, registrato il 15, è di ben +20,5°C, mentre la minima, registrata il 29, è di -3,2°C, un valore particolarmente rigido per la stagione.

Temperature medie (°C) Prp (mm)
+3,52 +13,64 +8,29 64,8

Commento sull'autunno meteorologico 2023 (1 settembre 2023 - 30 novembre 2023)

Gran parte dell'anomalia termica del 2023 si è consumata nel trimestre agosto-ottobre, quando le fasi anticicloniche di blocco hanno prevalso, con asse degli anticicloni da SW centrato sull'Italia e quindi massimo trasporto di aria subtropicale e massima compressione adiabatica. In particolare, si è osservata una reiterazione particolarmente insistente della falla depressionaria sull'Atlantico tropicale, che come conseguenza ci espone al ramo ascendente della corrente a getto, e, purtroppo, anche all'ingombrate presenza dell'anticiclone africano. Questa configurazione barica bloccata e reiterata ha prodotto l'eccezionale periodo caldo che dalla metà di agosto si è protratto, con poche interruzioni, fino alla metà di ottobre, quando finalmente la situazione si è sbloccata in maniera definitiva. Di conseguenza, i primi 2 mesi di autunno sono trascorsi con anomalie rispettive di +2,64°C e +3,73°C, delle quali quest'ultima si tratta probabilmente della più forte anomalia mai registrata su base mensili in tempi recenti e conferisce a ottobre 2023 il triste primato di ottobre più caldo di sempre. Quest'anomalia assume connotati ancora peggiori se si pensa che è stata accumulata tutta nella prima metà del mese, che ha quindi chiuso a circa +6/+7°C dalla media. Successivamente, dal 15 ottobre al 10 novembre, si è concentrata la stagione delle perturbazioni atlantiche, con piogge abbondanti e una cumulata complessiva di 165,1 mm nel periodo in esame. Ha fatto seguito una fase di segno opposto, sia a livello barico che termico, con l'Europa cha ha sperimentato anomalie fredde sempre maggiori (a tratti da record). Il nord-ovest italiano, però, non ha risentito altrettanto di questa circolazione invernale a causa di correnti orientate in modo sfavorevole che ci hanno lasciati sottovento rispetto all'arco alpino, e solo sul finire del mese una maggiore sedimentazione dell'aria fredda ha dato luogo ad anomalie debolmente negative. Ricapitolando, la stagione autunnale di quest'anno chiude con una temperatura media di +15,37°C (+2,53°C di anomalia stagionale) e 193,6 mm di pioggia accumulata, estremi termici di +32,2°C (l'11 settembre e l'8 ottobre) e -3,2°C (il 29 novembre), 18 giornate di pioggia (accumulo >= 1 mm), 5 gelate e solo 7 giorni con nebbia. Archiviamo quindi l'ennesima stagione calda e secca, con nuovi record eccezionali sia su base mensile che giornaliera (meritano una menzione le tre massime over +30°C di ottobre), sia locali che globali. Il 17 novembre abbiamo infatti superato per la prima volta i +2°C di anomalia planetaria. È doveroso comunque sottolineare che ciò è in parte frutto di un evento di El niño strong.

Anomalie nel Pacifico equatoriale orientale

 

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31/10/2023 15:14

Ottobre 2023

Metà estivo, metà autunnale

1-14: Clima ancora estivo

Ottobre eredita l'impianto circolatorio che ha spadroneggiato durante tutto il mese di settembre: ampie depressioni bloccate in oceano e sull'egeo, intermezzate da un promontorio anticiclonico di matrice nord-africana fisso sull'Italia. Il tempo si mantiene così sempre caldo e soleggiato. In particolare, la prima intensa ondata di caldo tardiva iniziata in settembre e culminata il primo di ottobre ha osservato un anticiclone con asse disposto da SW verso NE che abbracciava interamente il nord Italia, con elevate altezze di geopotenziali e altrettanto alti valori di pressione al suolo. Oltre all'elevatissima compressione adiabatica ... (leggi tutto)

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27/09/2023 10:25

Settembre 2023

Autunno non pervenuto

1-12: Avvio stabile e piuttosto caldo

Sebbene settembre segni, per convenzione, l'inizio dell'autunno meteorologico, da un po' di anni la regola è che il declino stagionale, caratterizzato dal venir meno della stabilità anticiclonica e dall'ingresso di numerose perturbazioni atlantiche, si manifesti dopo la metà del mese. Anche quest'anno non sono state fatte eccezioni rispetto a questa nuova normalità. L'importante affondo di fine agosto in sede mediterranea è stato seguito da uno in sede atlantica, configurazione che come abbiamo purtroppo imparato provoca risalite di aria molto calda, favorendo anche lo stazionamento dell'anticiclone ... (leggi tutto)

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04/08/2023 13:04

Agosto 2023

Lunga e intensa ondata di caldo

1-10: Rapida rinfrescata con effetti marginali al nord-ovest

All'avvio di agosto, l'Italia si presenta provata dalla lunga canicola patita in luglio, ma anche con la speranza di un agosto più dinamico e sopportabile. E, quantomeno inizialmente, le cose sembrano volgere per il meglio: durante il primo weekend del mese, una saccatura atlantica si getta sul Mediterraneo occidentale, facendo affluire freschi venti di Bora e Maestrale che, dispondendosi secondo rotazione ciclonica, danno vita ad un minimo di pressione relativo centrato sui nostri mari e spazzano via l'aria calda da tutta la Penisola. Le precipitazioni interessano prevalentemente le regioni di nord-est, ed il calo più marcato ... (leggi tutto)

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04/07/2023 10:09

Luglio 2023

In una calda terra di mezzo

1-8: Avvio tranquillo con qualche temporale

Il mese centrale della bella stagione incomincia con una configurazione che vede un'area depressionaria di ampio respiro interessare l'Europa settentrionale, mentre sui paesi mediterranei scorre un flusso mite ed umido da ovest che pilota qualche impuso instabile responsabile della genesi di alcuni sistemi temporaleschi qua e là per la Pianura Padana. In particolare, nei giorni 4 e 5 luglio, due grossi temporali generatisi sulla pianura occidentale del vicino Oltrepò Pavese si sviluppano a supercelle, provocando violenti downburst e grandinate, con accumuli che, specie il 5, hanno raggiunto i 50 mm in pochi minuti a ... (leggi tutto)

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04/06/2023 13:01

Giugno 2023

Generale dinamicità ma con forte scaldata finale

1-16: Caldo moderato e frequenti temporali

Il mese incomincia con una configurazione particolare, caratterizzata da un grosso anticiclone semistazionario sulle isole britanniche e reiterati afflussi di aria fresca in quota diretti sul Mediterraneo centrale: sul nord Italia, le isoterme oscillano tra +10°C e +12°C alla quota isobarica di 850 hPa per tutta la prima decade, impedendo il raggiungimento dei +30°C al suolo. Tra il 3 e il 4 giugno siamo coinvolti da temporali pomeridiani piuttosto intensi, con accumuli tuttavia poco generosi, e nei giorni seguenti, a dispetto delle buone possibilità, non siamo più interessati da precipitazioni, mentre a beneficiarne risultano le aree ... (leggi tutto)

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02/05/2023 19:03

Maggio 2023

Finalmente più dinamico

1-2: Avvio perturbato su tutta Italia

Maggio incomincia con il piede giusto: il primo del mese abbondanti precipitazioni vanno ad alleviare la sete del Piemonte occidentale, e dalla sera medesima la ritornante del vortice di bassa pressione con perno sul Mar TIrreno risale tutta la Penisola, riversando piogge torrenziali sull'Emilia-Romagna centro-orientale, dove si accumulano anche 100 mm, localmente anche in pianura. Qui piove ad intensità moderatissima e in maniera intermittente per circa 24 ore, ma già dalle prime colline si registrano accumuli di tutto rispetto. Insomma, un toccasana per le falde del nord Italia, sfiancato da due anni di siccità ... (leggi tutto)

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01/04/2023 21:39

Aprile 2023

Poco piovoso

1-9: Freddi venti da est

L'avvio è molto simile a quello dei precedenti 3 mesi di aprile: una circolazione invernale si instaura a seguito di un affondo depressionario sul Mediterraneo centrale, supportato da un espansione anticiclonica in direzione delle isole britanniche, e così dal 2 aprile si scende ampiamente in negativo alla quota isobarica di 850 hPa (1400 mt circa). Per diversi giorni spirano intensi venti di Bora, e, nelle zone riparate dal vento, si registrano forti gelate nei giorni 5 e 6 aprile, con notevoli danni all'agricoltura. Le zone più affette dal gelo tardivo risultano essere le campagne faentine, il ferrarese, il modenese e la bassa reggiana ... (leggi tutto)

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28/03/2023 07:23

Marzo 2023

Continua l'agonia idrica

1-8: Strascico d'inverno

Marzo esordisce con la configurazione instauratasi sul mar Mediterraneo a fine febbraio, ovverosia con una spirale perturbata che, ruotando attorno al centro di bassa pressione semi-stazionario posizionato sul Tirreno, risale la Penisola, arrecando nevicate consistenti in appennino e pioggia al di sotto dei 300 metri, con al più qualche coraggioso fiocco fradicio fino alle pedemontane in serata. Nei giorni seguenti, anche questo strascico d'inverno si riassorbe, in favore di un tempo più soleggiato e giornate primaverili, caratterizzate da valori massimi stabili attorno a +15°C e minime ancora un po' freddine ... (leggi tutto)

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